
Allerta, cosa fare se ricevi questa email - fluon.it
La posta elettronica continua a essere il veicolo preferito dagli hacker per la sua efficacia e capillarità, perciò è fondamentale aggiornarsi costantemente.
Nel corso degli ultimi mesi, l’Italia ha visto un’impennata significativa degli attacchi informatici veicolati tramite email, fenomeno che rappresenta una minaccia crescente per la sicurezza digitale degli utenti.
Le ultime analisi confermano che l’evoluzione dell’intelligenza artificiale ha reso le truffe via posta elettronica sempre più sofisticate e difficili da individuare, aumentando così il rischio di cadere in trappole pericolose.
Crescita esponenziale degli attacchi via email
Secondo il rapporto più recente di Acronis, tra luglio e dicembre 2024 gli attacchi informatici tramite email sono aumentati di ben il 197% rispetto all’anno precedente. Un dato allarmante, che indica come quasi la metà degli utenti internet in Italia abbia subito almeno un tentativo di compromissione attraverso messaggi fraudolenti.
Il phishing, ossia l’invio di email costruite ad arte per ingannare e sottrarre dati sensibili, rappresenta il 74% di tutti gli attacchi, seguito da campagne malevole diffuse sui social media (22%) e altre tipologie di malware (3%).

Questi attacchi sfruttano strumenti tecnologici avanzati e accessibili anche ai criminali informatici, rendendo i messaggi ingannevoli quasi indistinguibili da quelli autentici. Le email truffa non mostrano più errori grammaticali evidenti e i siti web indicati nei link appaiono perfettamente legittimi, complicando ulteriormente la capacità degli utenti di riconoscere la minaccia.
Rischi e comportamenti da adottare per tutelarsi
Il fattore umano resta il principale anello debole nella catena della sicurezza digitale. Spesso, la fretta, la disattenzione o la paura spingono le persone ad aprire messaggi sospetti o cliccare su link pericolosi, facilitando così l’azione dei truffatori. È quindi indispensabile mantenere un atteggiamento prudente e adottare alcune regole fondamentali per proteggersi:
- Verificare sempre con attenzione il mittente, controllando non solo il nome visualizzato ma anche l’indirizzo email completo per individuare eventuali anomalie;
- Evitare di aprire allegati o cliccare su link contenuti in messaggi sospetti, soprattutto se queste azioni non sono state sollecitate o risultano inaspettate;
- Non fornire mai dati personali, bancari o altre informazioni sensibili tramite email: le istituzioni serie non richiedono mai tali informazioni attraverso questo mezzo;
- Diffidare da messaggi che creano un senso di urgenza e pressione psicologica, tipica strategia per indurre l’utente a compiere azioni avventate.
Nel contesto attuale, dove circa un’email su tre è classificata come spam, la prudenza è l’arma più efficace contro la diffusione di ransomware e malware. Gli esperti prevedono che nel 2025, con il progresso dell’intelligenza artificiale, le tecniche di attacco diventeranno ancora più evolute, rendendo la capacità di riconoscere un messaggio fraudolento una vera sfida per tutti gli utenti.