
Fondo Casalinghe e Casalinghi: previdenza e formazione (www.fluon.it)
In un contesto economico ancora segnato da incertezze, le persone con redditi bassi possono contare su una serie di strumenti di sostegno.
Questi bonus e agevolazioni rappresentano un’importante rete di sicurezza, che integra aiuti economici con opportunità di formazione e orientamento professionale, fondamentali per favorire il reinserimento lavorativo e migliorare la qualità della vita.
Tra le misure dedicate, spicca il Fondo Casalinghe e Casalinghi, attivo dal 1997 e gestito dall’INPS, che tutela chi svolge lavori domestici non retribuiti. Possono iscriversi al Fondo persone di età compresa tra i 16 e i 65 anni che si dedicano esclusivamente a mansioni di cura familiare e domestica senza alcun vincolo di subordinazione e senza percepire redditi da lavoro dipendente o autonomo soggetti a contribuzione obbligatoria.
L’iscrizione al Fondo, effettuabile tramite il portale INPS o attraverso patronati, è automatica se non sussistono condizioni ostative, e consente di iniziare a versare contributi previdenziali utili per la futura pensione. È importante ricordare che l’iscrizione non garantisce automaticamente la copertura assicurativa INAIL contro gli infortuni domestici: per questa è necessario iscriversi separatamente con il versamento di una quota annuale di 24 euro, che per il 2025 è esentata per chi ha un reddito personale lordo fino a 4.648,11 euro o un reddito familiare complessivo entro 9.296,22 euro.
Oltre alla previdenza, il Fondo finanzia corsi di formazione gratuiti per casalinghe e casalinghi, organizzati da enti pubblici e privati accreditati, con contributi fino a 500 euro per partecipante. Questi percorsi rappresentano un’opportunità preziosa per arricchire competenze professionali, soprattutto digitali, e facilitare così l’accesso al mercato del lavoro.
Indennità di disoccupazione e sostegni al reddito
Per chi ha perso involontariamente un lavoro subordinato, la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) costituisce il principale strumento di sostegno al reddito. L’indennità è riconosciuta a chi ha accumulato almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni e prevede una durata corrispondente alla metà delle settimane contributive maturate.
L’importo mensile della NASpI, aggiornato al 2025, può raggiungere un massimo di circa 1.563 euro e si riduce del 3% a partire dal sesto mese di fruizione. Sono inclusi nel beneficio anche apprendisti, soci lavoratori di cooperative, e personale artistico con contratto subordinato. È invece escluso il personale pubblico a tempo indeterminato e i lavoratori agricoli a tempo determinato, che sono coperti da altre forme di tutela.
Un’altra misura rivolta a categorie specifiche è la DIS-COLL, destinata ai collaboratori iscritti alla Gestione Separata INPS che abbiano versato almeno una mensilità contributiva nell’anno precedente la perdita dell’impiego. L’indennità corrisponde al 75% del reddito medio, con un tetto massimo di circa 1.437 euro mensili, e prevede una riduzione progressiva analoga alla NASpI.
Per i lavoratori autonomi iscritti alla stessa Gestione Separata, è disponibile l’ISCRO, una cassa integrazione dedicata che può essere richiesta una volta all’anno per un massimo di sei mesi, con importi variabili tra 200 e 800 euro mensili, a seconda delle contribuzioni versate.

Il 2025 vede anche la conferma di incentivi rivolti alle madri casalinghe con reddito basso, come l’Assegno di Inclusione e l’Assegno Unico Universale per i figli, erogati dall’INPS per sostenere il reddito familiare. Questi bonus sono accessibili anche alle donne senza impiego retribuito che rientrano nei parametri ISEE previsti.
Inoltre, le madri casalinghe che desiderano rientrare nel mercato del lavoro possono beneficiare di specifici incentivi per l’assunzione, con un bonus contributivo fino a 650 euro mensili per datori di lavoro che assumono donne senza impiego da almeno due anni. Per le aree svantaggiate, come le Zone Economiche Speciali (ZES), sono previste ulteriori agevolazioni, attualmente in fase di definizione normativa.
Come accedere ai bonus e sfruttare le opportunità
Per usufruire di queste misure è fondamentale conoscere i requisiti specifici e rispettare le scadenze di presentazione delle domande. La procedura per il bonus casalinghe prevede l’iscrizione all’INAIL per la copertura assicurativa, la candidatura ai corsi di formazione pubblicati dal Dipartimento per le Pari Opportunità e l’adesione al Fondo Casalinghe presso l’INPS per il versamento contributivo.
La domanda per la NASpI va presentata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, tramite il portale INPS o con l’assistenza di patronati. È importante comunicare tempestivamente eventuali nuove attività lavorative o redditi derivanti da lavoro autonomo, per evitare la decadenza dal beneficio o la riduzione dell’indennità.
Questi strumenti rappresentano una combinazione di sostegno economico e crescita personale, pensati per accompagnare le persone con redditi bassi o senza impiego verso una maggiore autonomia economica e professionale. Restare aggiornati sulle novità normative e sfruttare le opportunità offerte dalle istituzioni è essenziale per migliorare il proprio percorso occupazionale e sociale.