
Nuovi standard di accessibilità per gli sportelli Bancomat (www.fluon.it)
È in vigore una normativa di grande rilievo che modifica l’esperienza degli utenti negli sportelli Bancomat.
Nonostante l’inarrestabile crescita dei pagamenti elettronici in Italia, gli sportelli ATM rimangono un punto di riferimento cruciale per i cittadini, che nel 2023 hanno effettuato prelievi per una media di un miliardo di euro al giorno, secondo i dati riportati da Unimpresa. Il nuovo quadro normativo europeo, recepito dall’Italia sotto forma di Accessibility Act, introduce una serie di innovazioni per rendere gli sportelli più accessibili, soprattutto a favore delle persone con disabilità visive e motorie.
Dal 28 giugno 2025, tutti gli istituti bancari che installano nuovi sportelli ATM devono garantire il pieno rispetto dei requisiti previsti dall’Accessibility Act, una direttiva europea che punta a eliminare le barriere d’accesso ai servizi digitali e fisici. Le principali novità riguardano l’adozione di soluzioni tecnologiche mirate a una fruizione inclusiva:
- Sportelli posizionati ad altezza adeguata per consentire l’accesso anche agli utenti in carrozzina;
- Integrazione di comandi vocali per facilitare l’esecuzione delle operazioni senza dover utilizzare necessariamente la tastiera o lo schermo touch;
- Schermi ad alto contrasto, indispensabili per migliorare la leggibilità delle informazioni soprattutto per persone con disabilità visive;
- Tasti con marcature tattili per agevolare l’uso da parte di utenti non vedenti;
- Possibilità di utilizzo di cuffie per garantire privacy e chiarezza nelle istruzioni vocali.
Il processo di adeguamento sarà graduale, con un termine ultimo fissato al 2030 per la completa conformità dell’intera rete di sportelli, ma ogni nuovo ATM immesso sul mercato dopo la data di entrata in vigore della normativa dovrà già rispettare questi standard.
Impatti sull’uso quotidiano e sulle operazioni bancarie
Non si tratta solo di un miglioramento per le persone con disabilità: l’implementazione delle nuove funzionalità si tradurrà in una maggiore semplicità d’uso e sicurezza per tutti gli utenti. La normativa si estende anche a biglietterie elettroniche, totem self service e piattaforme digitali come siti web e app, che dovranno garantire la navigabilità tramite tastiera e sottotitoli per i contenuti multimediali.
A titolo esemplificativo, va considerata la proposta di FinecoBank che, oltre a offrire una vasta gamma di servizi digitali tramite sito e app, consente prelievi e versamenti anche presso le filiali UniCredit. La collaborazione tra le due realtà bancarie permette ai clienti di gestire le operazioni in modo comodo e senza limiti spaziali, con la possibilità di prelevare fino a 3.000 euro al giorno tramite il circuito BANCOMAT® o con il servizio innovativo “Prelievo Smart”, che consente di effettuare prelievi senza carta, utilizzando solo l’app mobile e un QR code presso gli ATM UniCredit.
Il servizio “Prelievo Smart” è gratuito e consente di prelevare da un minimo di 100 euro a un massimo di 1.000 euro al giorno, con la possibilità di aumentare temporaneamente il limite fino a 3.000 euro per operazione tramite la funzione “Maxi Prelievo”. Per importi superiori a 5.000 euro, tuttavia, è necessario un preavviso alle filiali con almeno due giorni lavorativi di anticipo.

L’European Accessibility Act (EAA), recepito dall’Italia con il decreto legislativo n. 82/2022 e in vigore dal 28 giugno 2025, non si limita agli sportelli Bancomat, ma interessa una vasta gamma di prodotti e servizi, con l’obiettivo di uniformare le normative europee in tema di accessibilità digitale e fisica. La direttiva interessa:
- sistemi hardware e sistemi operativi;
- terminali self-service, come gli sportelli di pagamento e biglietterie automatiche;
- servizi bancari e di comunicazione elettronica;
- servizi di trasporto passeggeri e media audiovisivi;
- e-book, software dedicati e-commerce e siti web.
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha recentemente avviato una consultazione pubblica sulle linee guida di recepimento, aperta fino al 14 giugno 2025, per definire in modo condiviso i criteri tecnici e le soluzioni applicative che garantiranno la piena accessibilità.
Un aspetto fondamentale di questa normativa è la distinzione tra microimprese e PMI: le prime sono esentate dall’obbligo di conformità, mentre le PMI possono invocare la deroga dell’“onere sproporzionato” solo in casi ben motivati e documentati, da conservare per almeno cinque anni.