
In cosa consiste la dieta del guerriero - fluon.it
Nonostante la promessa di una rapida perdita di peso, gli esperti sottolineano l’importanza di un approccio personalizzato e cautelativo.
La dieta del guerriero, una delle forme più estreme di digiuno intermittente, sta guadagnando sempre più popolarità tra chi cerca metodi rapidi per perdere peso e migliorare la salute in vista dell’autunno.
Questo regime alimentare, ideato da Ori Hofmekler, ex membro delle forze speciali israeliane, si basa su un’alternanza netta tra lunghi periodi di digiuno e una breve finestra di alimentazione intensa.
Cos’è e come funziona la dieta del guerriero?
La dieta del guerriero si caratterizza per un digiuno rigoroso di circa 20 ore al giorno, durante le quali si assumono solo piccoli pasti a base di alimenti naturali a basso contenuto calorico come frutta, verdura, latticini e uova. La finestra alimentare di 4 ore è invece dedicata a un pasto più abbondante e ricco, che può includere fonti proteiche, carboidrati integrali e grassi salutari.
Questa modalità è conosciuta anche come digiuno 20:4 e rappresenta una versione più severa rispetto ad altri modelli di digiuno intermittente come la dieta 16:8 o 5:2. In particolare, la versione attuale della dieta non impone restrizioni alimentari durante la fase di alimentazione, ma raccomanda di evitare il consumo di cibi durante il periodo di digiuno.
Cosa mangiare e cosa evitare nella dieta del guerriero?
Durante il periodo di “sottoalimentazione”, la dieta suggerisce di privilegiare cibi “vivi”, cioè freschi e minimamente lavorati, come frutta fresca, verdura e piccole porzioni proteiche. Vanno evitati alimenti come cereali raffinati, pane, succhi lavorati e cibi sottoposti a cottura intensa o pastorizzazione.

Nella fase di “sovralimentazione”, invece, si consiglia di iniziare con verdure a foglia verde, seguite da proteine di qualità quali pesce, legumi e carni magre, accompagnate da carboidrati integrali come quinoa, noci e semi. Un elemento curioso è la possibilità di includere il vino durante il pasto serale, ritenuto utile per facilitare la digestione delle proteine.
Benefici, rischi e chi dovrebbe evitarla
Chi sceglie la dieta del guerriero tende a ridurre naturalmente l’introito calorico giornaliero, favorendo così una perdita di peso nel tempo. Studi scientifici sul digiuno intermittente indicano miglioramenti nel controllo glicemico e nella riduzione delle infiammazioni, anche se non esistono prove specifiche che attestino l’efficacia esclusiva di questa dieta.
Tuttavia, la dieta del guerriero presenta alcuni rischi significativi. È molto restrittiva e può provocare disturbi gastrointestinali come bruciore di stomaco, gonfiore e affaticamento. Inoltre, è sconsigliata a chi ha una storia di disturbi alimentari, a donne in gravidanza, bambini e persone con patologie croniche come il diabete, a causa della possibile instabilità dei livelli glicemici.
Anche gli atleti professionisti devono consultare specialisti prima di adottare questo regime, poiché la forte limitazione temporale e calorica potrebbe influire negativamente sulle prestazioni e sul recupero.
Esempio di menù per 3 giorni
Un esempio pratico del menù della dieta del guerriero prevede mattine con acqua e limone o caffè nero, accompagnati da piccoli spuntini a base di frutta fresca o yogurt greco; la cena, invece, è il momento centrale del pasto abbondante, con insalate verdi, proteine magre come pesce o uova, e una porzione di carboidrati integrali come riso o quinoa, completata da noci o semi.