
Cristina Plevani, il retroscena su Taricone durante la finale del GF - Fluon.it
La confessione di Cristina Plevani, vincitrice della prima edizione del Grande Fratello, su Pietro Taricone: le sue parole.
Cristina Plevani, la prima vincitrice del Grande Fratello, è tornata a raccontare la sua esperienza nella celebre casa di Cinecittà, offrendo nuovi dettagli e riflessioni a distanza di oltre vent’anni.
Oggi opinionista della nuova edizione condotta da Simona Ventura, Plevani ha ripercorso quei momenti che l’hanno resa un’icona della televisione italiana, svelando retroscena mai raccontati prima e raccontando il legame speciale con Pietro Taricone, uno degli indimenticabili protagonisti di quella storica stagione.
Cristina Plevani e la prima edizione del Grande Fratello: un ricordo vivido
Cristina Plevani, allora ventottenne e bagnina di professione, conquistò il pubblico nell’autunno del 2000 vincendo la prima edizione del Grande Fratello con il 60% dei voti, battendo il secondo classificato Salvo Veneziano, fermo al 25%, e Pietro Taricone, terzo con il 15%. In un’intervista rilasciata in occasione dell’uscita del documentario Grande Fratello – L’inizio – disponibile sulle piattaforme Mediaset – Cristina ha raccontato ciò che accadde durante e dopo quella finale, chiarendo alcune controversie.
Nelle settimane scorse, Salvo Veneziano aveva svelato un curioso retroscena: i tre finalisti avevano stretto un patto che prevedeva di dividere metà del montepremi tra loro in caso di vittoria di uno di loro. Secondo Veneziano, Cristina non avrebbe mantenuto la promessa, mentre lui si sarebbe impegnato a farlo. Plevani ha risposto con fermezza nel documentario, spiegando: «I miei amici mi dissero: “Buona sì, ma fessa no: tieniti i 250 milioni”. Pietro Taricone, al termine del programma, mi consigliò di conservare la cifra vinta. Gli altri comunque non rimasero senza nulla».
Uno degli aspetti più emozionanti del racconto di Cristina riguarda la relazione con Pietro Taricone, nata al quinto giorno di permanenza nella casa. Questo legame, intenso e passionale, aveva colto di sorpresa anche registi e autori, che si fermarono a osservare il loro primo bacio, diventato iconico nel panorama televisivo italiano. «Non ricordo bene come siamo arrivati dietro quella tenda e quel divano – confessa Cristina – Tutti stavano già dormendo. Fu un momento che fece parlare tutta Italia. Prima costruimmo una capanna, poi ci spostammo sotto il tavolo. Ricordo anche che successe qualcosa in piscina, mentre parlavo con Roberta. Tutte le mie energie, diciamo, le ho consumate lì», scherza la Plevani.
Con la maturità degli anni, Cristina ha riflettuto su quell’esperienza con maggior distacco: «Oggi, con la testa che ho adesso, non farei certe cose, anche se sono diventata più dura e riservata rispetto a 25 anni fa. Mi concedevo al sesso, ma sapevo che lui aveva interesse per qualcun’altra; pensavo così di tenerlo vicino. Marina, un’altra concorrente, aveva una sensualità particolare e una voce capace di incantare gli uomini. Fuori dalla casa, mi sono vista quasi come una persona succube che non reagiva abbastanza, ma spero che il pubblico non mi abbia votato solo per questo. Certamente, però, quella storia mi ha aiutato a raggiungere la finale. Quando siamo rimasti in tre, volevo vincere a tutti i costi. Mi dispiace solo per il vestito che indossavo, davvero brutto».

Il documentario Grande Fratello – L’inizio ha riportato alla luce momenti inediti e testimonianze dirette dei protagonisti di quell’edizione, con l’eccezione di Sergio Volpini, Roberta Beta e Rocco Casalino, che non hanno partecipato alla produzione. Cristina Plevani, con la sua testimonianza, ha contribuito a riaccendere l’interesse su quella prima edizione che ha segnato una svolta nella televisione italiana, mettendo in luce dinamiche umane e relazionali ancora oggi molto attuali.
Il racconto di Cristina non è solo un tuffo nel passato, ma anche un’occasione per riflettere su come la notorietà possa trasformare la vita di una persona e sul modo in cui si evolve la percezione pubblica con il passare degli anni. Tra ricordi, amori e polemiche, la sua voce resta una delle più autentiche e rappresentative di quell’epoca.