
Allarme botulino, come capire se una conserva è rischiosa già al supermercato - Fluon.it
Il trucco dell’esperto per riconoscere il botulino nelle conserve già al supermercato: basta un gesto per capire tutto.
L’attenzione alla sicurezza alimentare nelle conserve è un tema di grande importanza, soprattutto per il rischio legato alla presenza del botulino, una tossina estremamente pericolosa per la salute umana.
Sebbene le conserve industriali siano realizzate seguendo rigidi protocolli di sterilizzazione e controllo, il rischio di contaminazione non è del tutto eliminato. È quindi fondamentale saper riconoscere i segnali di allarme già al momento dell’acquisto, per evitare potenziali intossicazioni.
Il rischio botulino nelle conserve: un pericolo da non sottovalutare
Il Clostridium botulinum, il batterio responsabile della produzione della tossina botulinica, può svilupparsi in ambienti privi di ossigeno, come quelli delle conserve alimentari, soprattutto se il sottovuoto è compromesso. Le conserve fatte in casa sono particolarmente a rischio, ma anche quelle acquistate al supermercato non sono immuni da questa minaccia. Nonostante le industrie seguano procedure di confezionamento e sterilizzazione rigorose, in casi eccezionali possono verificarsi contaminazioni. Per questo motivo, imparare a riconoscere i segnali di un possibile deterioramento è essenziale per la tutela della salute.
Massimiliano Dona, avvocato, giornalista e presidente di Consumatori.it, ha diffuso un video su Instagram, che conta quasi 550.000 follower, in cui spiega un metodo pratico e veloce per capire se una conserva può contenere botulino già mentre si è al supermercato. “Premete al centro del tappo di una conserva: se la capsula si abbassa e poi risale, significa che il sottovuoto è assente o si è perso. Una conserva sicura deve avere il tappo fisso e non deve produrre il caratteristico rumore ‘click-click’ quando viene premuto”, raccomanda Dona. Questo semplice controllo può essere insegnato anche ai bambini per aiutarli a riconoscere confezioni potenzialmente pericolose.
Inoltre, un altro campanello d’allarme è rappresentato dal tappo gonfio o bombato. Se il tappo appare rigonfio, è segno che il sottovuoto è saltato e l’ambiente interno non è più sterile, favorendo la formazione di botulino. Oltre al controllo del tappo, esistono ulteriori indicatori di un possibile deterioramento: l’eventuale fuoriuscita di liquido dal barattolo, la presenza di schiuma o bollicine che risalgono, o un sfiato anomalo al momento dell’apertura possono essere segni di fermentazione o contaminazione batterica.

Massimiliano Dona sottolinea l’importanza di evitare assolutamente l’acquisto di confezioni non integre o che mostrino questi segnali sospetti. “È fondamentale controllare le scadenze, leggere attentamente gli ingredienti, valutare il prezzo e soprattutto verificare che la conservazione sia stata corretta”, aggiunge, ricordando che un acquisto consapevole è la prima difesa contro i rischi alimentari.
Il botulismo rappresenta una patologia grave, ma prevenibile con attenzione e consapevolezza. Ogni consumatore deve essere in grado di effettuare un controllo preliminare che permetta di escludere la presenza del batterio e di proteggere la propria salute e quella della propria famiglia.