Punti di Vista

red ronnie

01/01/2006

testo di red ronnie

 

Amo le persone che sono all'altezza di ciò che creano. Quasi sempre il prodotto, l'arte e la creazione non corrispondono all'idea che ti fai degli autori. Così ti senti ingannato, quasi defraudato. E' per questo che esiste il detto: "Se hai un idolo, non incontrarlo: ti deluderebbe". Così ho incontrato musicisti che mi hanno fatto rimpiangere di aver amato i loro brani, autori di testi che mi avevano emozionato, mentre loro mi sembravano gretti e miseri. E tutte le volte mi chiedevo: "Ma come può succedere? Come può questa persona aver creato qualcosa di così bello!?" Così, per cercare di ricreare le emozioni nell'ascolto, dovevo dimenticarmi degli autori, come persone. Ma ormai il danno era stato fatto e la magia non si ripeteva. Improvvisamente vi vedevo solo la falsità. E' falso anche quando una persona ha due personalità contrapposte. Amo la chiarezza, la pulizia, la linearità, il guardarsi negli occhi e sapere che chi hai davanti è quello che tu credi sia.

Per questo mi è sempre piaciuto Andy, sia come musicista che come artista. Perchè quando suona si muove esattamente come la musica che fa uscire dallo strumento e quando dipinge è lui stesso un personaggio appena uscito dal suo quadro. Amo i colori e lui li usa fluorescenti. Sono gli stessi con cui si dipinge gli occhi o i capelli.

Fin da piccolo ho sognato, immerso nel mondo dei fumetti. I quadri di Andy sono storie sintetizzate in uno scatto fotografico. Mostrano un mondo magico, dove ogni personaggio o cosa sembrano congelati nell'attimo in cui stanno dando il meglio di loro stessi. C'è tanta dolcezza nei suoi racconti. Dipinge immagini che danno una serena felicità, anche quando osano in un trasformismo che vorrebbe essere inquietante. Puoi leggervi evidenti tracce del suo DNA. Vedi gli occhi di David Bowie, i tratti glaciali dei Kraftwerk, la teatralità di Gavin Friday e dei suoi Virgin Prunes, il mondo fanciullesco di Fiorucci, l'elettronica degli Ultravox di John Foxx. Ma soprattutto, nei quadri, vedi Andy in tutta la sua semplice ed onesta linearità.

Il grande pittore William Congon mi disse: "Io sono il quadro, il quadro fa me". Raramente avviene questo. I quadri di Andy fanno Andy.

Red Ronnie